Clos des Vignes du Maynes

Clos des Vignes du Maynes

La storia del Clos des Vignes du Maynes risale all'anno 910; data più antica di cui è stata trovato traccia scritta che specifica l'esistenza del Clos à Cruzille. I monaci dell'Abbazia di Cluny sfruttarono questi vitigni “Moynes” per molti anni. Nel 1540, il luogo che si chiamava “Vignes du Moynes” poi divenne “Vignes du Maynes”.

Di proprietà per lungo tempo dei signori del castello di Cruzille, la tenuta è poi appartenuta a cinque generazioni di agricoltori prima di essere acquistata nel 1952 da Pierre e Jeanne Guillot.

Fin dall'inizio, Pierre e dopo di lui, suo figlio Alain, hanno deciso di produrre vini utilizzando l'agricoltura biologica, senza prodotti chimici, senza diserbanti, senza insetticidi e senza solforosa. Julien è entrato a far parte della tenuta nel 1998, passando all'agricoltura biodinamica. Le Clos non ha mai conosciuto la chimica ed è sempre stato coltivato nel massimo rispetto della terra fin dalle sue origini.

Le Clos des Vignes du Maynes, una tenuta di 7 ettari esposta completamente a est, si trova a Cruzille (AOC Mâcon Cruzille), in Saône-et-Loire, 10 km a sud-ovest di Tournus.

Poggia su un basamento di tipo Bathoniano (circa venti milioni di anni, medio Giurassico, fine del Mesozoico) in un'area dove convivono rocce di diversa origine.

Le viti sono lavorate in agricoltura biodinamica certificata Demeter e alcuni appezzamenti vengono ancora arati a cavallo.

La vinificazione viene effettuata nel modo più naturale possibile: con lieviti autoctoni, senza enzimi, senza input chimici e con poca o nessuna filtrazione o solforosa.

I vini bianchi vengono pressati direttamente e affinati in grandi contenitori in modo da preservare freschezza e anidride carbonica ed evitare il lato legnoso.

Per la vinificazione in rosso viene utilizzita la vinificazione semicarbonica. Il principio è quello di creare una sorta di millefoglie composto da più strati sovrapposti di grappoli interi e di acini diraspati. Poi, dopo quattro o cinque giorni, si effettua un mini rimontaggio, molto leggero, accompagnato da una follatura di circa 20 centimetri sulla sommità del tino. Tutti i rossi vengono poi affinati in botti (non nuove).

Torna al blog